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Seat-Experte Andrew Shepherd
 
 

«L’opzione ideale per le flotte aziendali e i clienti privati»

In un’intervista esclusiva, l’esperto di Seat sulla mobilità a CNG Andrew Shepherd descrive le sfide legate allo sviluppo di veicoli a CNG. Rivela inoltre i dettagli sugli ultimi modelli a CNG della Spagna e spiega perché la trazione integrale abbinata alla propulsione a CNG è difficile da realizzare. E anche perché Seat si impegna in progetti con il biogas.

Seat-Experte Andrew Shepherd
L’esperto di metano di Seat, Andrew Shepherd, rifornisce un Leon con un biocarburante derivato dalle acque reflue. (Fonte: Seat)

Vi dispiace che il gruppo Volkswagen si stia ritirando dallo sviluppo dei motori a CNG?
Andrew Shepherd, responsabile CNG presso Seat: No, non è così. Il gruppo Volkswagen ha annunciato di voler rafforzare il suo impegno a rispettare l’Accordo di Parigi sul clima per il 2050, riducendo le emissioni di CO2 nel modo più efficiente possibile grazie allo sviluppo di una gamma senza precedenti di modelli elettrici non inquinanti. Ma questo progetto, che Seat sostiene pienamente, non significa né che ci stiamo ritirando dal mercato del CNG né che stiamo voltando le spalle ad altre tecnologie di propulsione a combustione. Per questo motivo i veicoli a benzina, a CNG e diesel saranno inclusi nella nostra offerta anche nei prossimi anni.

Cosa comporta tutto ciò per la gamma di modelli a CNG di Seat?
Seat offre ai suoi clienti una gamma molto ampia di autovetture a CNG. La recente introduzione di nuove versioni a CNG, come la nostra quarta generazione di Leon e la Leon Sportstourer TGI, dimostra che intendiamo proseguire su questa strada. I nuovi modelli testimoniano l’impegno di Seat nell’offrire ai nostri clienti la più ampia gamma di tecnologie di propulsione efficienti, che comprende non solo veicoli a CNG, ma anche a benzina, diesel, mild-hybrid, ibridi plug-in ed elettrici a batteria. Solo così possiamo garantire che ogni singolo cliente Seat trovi il motore ideale per il proprio stile di vita e le condizioni di mercato.

Quali altre opportunità e possibili applicazioni vedete per il CNG?
Il CNG è l’opzione ideale sia per le flotte aziendali che per i clienti privati, in quanto combina in modo imbattibile costi di esercizio ridotti e un bilancio ecologico eccezionale. Ciò conferisce alla tecnologia CNG il marchio Ecolabel in Spagna e l’inserimento in un’alta classe di efficienza nei mercati europei. Queste valutazioni ecologiche sono importanti poiché consentono ai veicoli a CNG l’accesso ai centri urbani nei giorni in cui sono stati raggiunti i limiti di qualità dell’aria e si applicano restrizioni o divieti di circolazione ad altri tipi di propulsione. Se si considera poi che un veicolo con tecnologia CNG non è più caro di un veicolo equivalente con motore diesel, i costi di esercizio ridotti dei veicoli a CNG ripagano fin dall’inizio. Ma forse la più grande opportunità per la tecnologia CNG è il fatto che il carburante con cui funziona, ovvero il gas metano, può essere ottenuto da fonti completamente sostenibili e rinnovabili. Ciò significa che in un futuro non troppo lontano e libero da combustili fossili la tecnologia CNG sarà pienamente compatibile con i carburanti di origine non fossile.

Seat-Experte Andrew Shepherd

Sono stati appena lanciati sul mercato due nuovi modelli a CNG, la Seat Leon e la Seat Leon Sportstourer: cosa li contraddistingue?
Si tratta dei modelli di serie tecnologicamente più avanzati che Seat ha prodotto nei suoi 70 anni di storia. Si basano sulla piattaforma MQB di ultima generazione, che aggiunge un nuovo livello di assistenza alla guida, sicurezza, comfort e connettività al segmento delle compatte. L’intero pacchetto tecnologico sarà presto disponibile con l’incredibile motore TGI da 1,5 litri e 130 CV, abbinato a un cambio manuale o DSG. Questi modelli portano la tecnologia CNG a un livello completamente nuovo.

Quali sono le maggiori sfide legate allo sviluppo, ma anche alla produzione di veicoli a CNG?
Forse la sfida più grande legata allo sviluppo di un veicolo a CNG è garantire una capacità di stoccaggio di gas sufficiente ad assicurare al veicolo un’autonomia adeguata durante il funzionamento a CNG, senza però compromettere eccessivamente il generoso bagagliaio che il proprietario di una compatta si aspetta. Come per qualsiasi carburante allo stato gassoso, la densità energetica è inferiore a quella di un carburante liquido. Ciò significa che, a parità di contenuto energetico, il volume di un serbatoio di CNG è maggiore di quello di un serbatoio di carburante liquido. Ripartiamo il volume totale del gas tra tre serbatoi di CNG sotto il pavimento per raggiungere un’autonomia di circa 450 chilometri. Nei mercati come la Svizzera, che dispongono di una buona infrastruttura per il rifornimento di CNG, l’autonomia potrebbe non rappresentare un problema così grave. Ma in altri Paesi, come ad esempio la Spagna, il numero di distributori di CNG è ancora relativamente esiguo. Ciò significa che dobbiamo fornire un’autonomia a CNG sufficiente per guidare da una stazione all’altra. Anche se eliminiamo i timori legati all’autonomia dotando l’auto di un piccolo serbatoio di benzina aggiuntivo che permetta di raggiungere sempre la destinazione, il proprietario di un’auto a CNG vorrebbe sempre godere dei vantaggi offerti da questo tipo di propulsione. Le auto a CNG vengono create sulla stessa linea di produzione degli altri modelli e non pongono particolari sfide in termini di produzione. Sono progettate, sviluppate, omologate e costruite secondo gli stessi rigorosi standard di qualsiasi altro modello Seat, anche se riservano una piacevole sorpresa per il cliente. Durante i controlli finali di qualità in fabbrica, infatti, ogni auto viene riempita di CNG per verificare la tenuta del sistema ad alta pressione. Le auto a CNG sono quindi gli unici modelli che consegniamo al cliente finale con il serbatoio pieno.

Seat Leon
I due ultimi modelli di Seat CNG, Leon e Leon Sport Tourer, sono alimentati da un’unità da 130 CV. (Fonte: Seat)

Seat ha anche un marchio sportivo: Cupra. Una Cupra a CNG non è mai stato argomento di discussione?
La tecnologia CNG si rivolge a quei clienti che desiderano un’alternativa economica ed ecologica all’interno di un pacchetto che offre i più recenti standard di comfort, sicurezza e tecnologia. L’approccio tecnologico di Cupra si basa su motori elettrici ad alte prestazioni. Cupra ha iniziato il suo percorso di elettrificazione nel 2020 con tre auto ibride: la Cupra Formentor, la Cupra Leon e la Cupra Leon Sportstourer. Inoltre, la Cupra e-Racer rappresenta il preludio all’impegno del marchio nella realizzazione di auto da corsa elettriche. L’e-Racer è la prima auto da corsa completamente elettrica di categoria turismo al mondo.

Molti veicoli a combustione vengono ibridizzati o almeno dotati di una rete di bordo a 48 volt. Si prevede (già) qualcosa del genere anche per i modelli a CNG?
I sistemi a 48 volt hanno il vantaggio di ridurre le emissioni dei motori a combustione a un livello che consenta loro di qualificarsi per il marchio Ecolabel. Ma la tecnologia a CNG beneficia già di un livello di emissioni inferiore, che rende il veicolo altamente efficiente. L’aggiunta di un sistema a 48 volt creerebbe complicazioni e aumenterebbe il costo del veicolo, senza però offrire ulteriori vantaggi al proprietario.

Come mai finora non è stata affrontata la questione della trazione integrale in combinazione con la propulsione a CNG? Sarebbe un traguardo importante per la Svizzera, vista la quota di veicoli a trazione integrale di circa il 50%. Non è concepibile l’elettrificazione di un asse e quindi una trazione integrale elettrica a fasatura variabile?
Ho già accennato alla sfida nel combinare una sufficiente capacità di stoccaggio di CNG con una buona capacità del bagagliaio. Immaginate ora quanto sarebbe impegnativo andare ancora oltre, integrando anche un sistema 4Drive nel pacchetto TGI.

Seat-Experte Andrew Shepherd
Raúl Cano (ricercatore di Aqualia) e Andrew Shepherd (responsabile del NCG di Seat) si congratulano con loro stessi per i buoni risultati. (Fonte: Seat)

Seat non punta solo sui modelli con propulsione a gas, ma ha anche lanciato il progetto Life Landfill Biofuel. Di che si tratta?
Il progetto Life Landfill Biofuel rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ambito dell’impegno di Seat nel promuovere la produzione, lo sviluppo e la disponibilità di biometano a uso carburante proveniente da rifiuti organici quotidiani. Gli obiettivi del progetto sono chiari:
1. Ottenere un biocarburante di alta qualità dalle fonti di rifiuti più problematiche, come le discariche comunali che esistono ancora oggi, ma che saranno fortemente limitate quando entreranno in vigore gli obiettivi della legislazione UE.
2. Incoraggiare l’economia ad adottare un modello sempre più circolare, in modo da promuovere il riciclo e riutilizzo dei rifiuti.
Il ruolo di Seat in questo progetto consiste nel mettere alla prova la nostra tecnologia CNG con il biocarburante così ottenuto, effettuando test su lunghe distanze in varie condizioni urbane, extraurbane e autostradali.

Che ne è stato del progetto sviluppato insieme ad Aqualia, nell’ambito del quale Seat ha prodotto biocarburante rinnovabile dalle acque reflue dell’impianto di chiarificazione di Jerez de la Frontera nel sud della Spagna?
Il progetto Smart Green Gas a Jerez de la Frontera è stato il primo dei nostri progetti collaborativi waste-to-gas con il biometano. Ci ha fatto aprire gli occhi sul potenziale dei rifiuti quotidiani residui come base per la produzione di carburante per automobili. Anche se il progetto è stato concluso nel 2018, l’impianto di lavorazione è rimasto presso l’impianto di chiarificazione e viene ora utilizzato per rifornire la flotta a CNG di Aqualia a Jerez. Questo è un esempio perfetto di come un progetto di ricerca possa riunire vari partner per trasformare un’idea in una realtà stabile e pratica. Le acque reflue di Jerez sono ora diventate una preziosa fonte di biocombustibile sostenibile e non fossile per la flotta di veicoli a CNG del luogo, contribuendo ad accrescere la domanda da parte della società di un’economia a ciclo chiuso e di una mobilità neutrale dal punto di vista delle emissioni. (jas, 15 giugno 2020)

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