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Jan Rapp
 
 

I Paesi scandinavi puntano sul biogas

In Svezia, grazie alla Biogas Academy fondata da Jan Rapp, sempre più aziende puntano sul biogas. Con una percentuale di biogas nella miscela erogata al distributore pari al 94%, gli scandinavi sono i leader mondiali del settore.

Biogas-Akademie Schweden
I veicoli a metano in Svezia sono alimentati al 94 per cento a biogas.

Già all’inizio degli anni Novanta, la Svezia era stato uno dei primi Paesi al mondo a introdurre tasse sulle emissioni di gas serra. Oggi, con cinque tonnellate all’anno per abitante, le emissioni di CO2 sono ben al di sotto della media europea pari a oltre otto tonnellate. Se questo risultato è stato possibile, è anche grazie a un approvvigionamento energetico che deriva in gran parte da fonti rinnovabili. In molte città circolano autobus elettrici o a biogas, anche se quest’ultimo è di gran lunga l’alternativa preferita dalla Svezia.

Immaginare di preparare un banchetto per i premi Nobel utilizzando il biogas al posto del gas fossile è facile. Convertire gigantesche petroliere con propulsione a LNG e quindi gettare le basi per una navigazione a basse emissioni è più difficile. Eppure, come ha dimostrato la compagnia marittima svedese Terntank, anche questo è possibile: dal novembre 2018, quattro navi solcano gli oceani del mondo e si riforniscono di biometano presso il nuovo terminale di gas liquefatto di Göteborg. «Puntiamo al 100% bio e questo è solo l’inizio», afferma l’amministratore delegato Tryggve Möller.

Biogas-Akademie Schweden
Una delle navi della compagnia di navigazione Terntank che viaggia con il GNL.

Per quanto riguarda i veicoli, gli scandinavi vogliono passare completamente al biogas. «Il nostro obiettivo è raggiungere una percentuale di biogas pari al 100% entro il 2030. I nuovi dati ci indicano che stiamo procedendo a grandi passi e questo è molto incoraggiante», spiega Maria Malmkvist, CEO di Energigas Svezia. Attualmente, il 94% del CNG erogato presso le stazioni di rifornimento svedesi è costituito da biogas o da CNG rinnovabile. Per avere un confronto, lo scorso anno la quota media di biogas in Svizzera è stata pari al 22,4%. «Il fatto che le vendite totali di gas per veicoli stiano aumentando è un dato molto positivo, che apre prospettive incoraggianti per il futuro», aggiunge Malmkvist. L’anno scorso la Svezia contava ben 185 stazioni di rifornimento pubbliche, cui si aggiungono 60 impianti non pubblici che erogano CNG, biogas o CNG rinnovabile.

Una persona che conosce molto bene lo sviluppo e le ultime tendenze in materia di biogas è il fondatore della Biogas Academy svedese, Jan Rapp. CNG-Mobility ha incontrato l’esperto del biogas in Svezia, che con la sua accademia avvia e sostiene numerosi progetti.

Jan Rapp
Jan Rapp, Managing Director e fondatore della Biogas Academy

Signor Rapp, da dove proviene il biogas presente in Svezia?
Jan Rapp, Managing Director e fondatore della Biogas Academy:
La storia del «miracolo» del biogas svedese è iniziata con l’aumento dell’inquinamento atmosferico nelle città. Per questo si è iniziato a cercare alternative, partendo ad esempio dagli autobus a diesel. In questo caso si è passati a mezzi che funzionano a metano (CNG) o a biogas. In collaborazione con gli impianti regionali di trattamento delle acque reflue, è stata sviluppata una tecnologia che consente di utilizzare il metano e il biogas generati dal trattamento delle acque proprio su questi autobus. Con grande sorpresa, il sistema ha funzionato perfettamente. In questo modo, oggi non soltanto i mezzi circolano sulle strade senza emettere sostanze tossiche e inquinanti ma hanno anche un impatto climatico pari a zero. Quest’idea ha creato un precedente. Nel 2018, un terzo del biogas destinato ai veicoli CNG svedesi proveniva da impianti regionali di trattamento delle acque reflue. In seguito a questo successo, le città hanno iniziato a raccogliere i rifiuti organici dalle case e dai ristoranti, e le aziende agricole hanno cominciato a costruire digestori per rifiuti agricoli e letame al fine di produrre più biogas. Nel 2018, questi impianti hanno rifornito di biometano un altro 50% dei veicoli CNG svedesi. La terza parte della produzione di biogas svedese consentirà un aumento radicale della produzione. Da un lato deriverà da allevamenti con letame di bovini e suini o da cartiere che ottengono biogas dalle acque reflue. Dall’altro sarà ottenuta grazie agli impianti di biogas che utilizzano residui forestali per produrre metano non fossile.

Quanto ha influito il divieto di smaltimento in discarica del 2005 sulla produzione di biogas e sulla costruzione di impianti di biogas?
Dal divieto di smaltimento in discarica del 2005, la produzione di biogas/biometano dalle discariche è in calo. Poiché i rifiuti che prima finivano in discarica ora vengono raccolti separatamente, la produzione degli impianti che utilizzano tali rifiuti per produrre biogas è aumentata. Ecco uno dei principali vantaggi di questo sviluppo: ciò che resta dei rifiuti dopo l’estrazione del gas può essere riutilizzato come concime ecologico per la produzione alimentare svedese.

In Svezia sono previste sovvenzioni speciali per il biogas?
Esistono due tipi di sovvenzioni dirette per il biogas. Se si fa il pieno all’auto con biogas (biometano), non si pagano le tasse sul carburante. E gli impianti di biogas che lavorano il letame – che, tra l’altro, offre il miglior indice climatico di tutte le materie prime – ricevono 4 centesimi/kWh dallo Stato. Uno studio recente condotto da un parlamentare svedese ha raccomandato di sovvenzionare anche la produzione ottenuta da altre materie prime e di sviluppare le infrastrutture. Ad esempio, ha suggerito di liquefare il biogas per sostituire l’LNG utilizzato per il trasporto marittimo e per le industrie ad alta intensità energetica con un combustibile prodotto a livello nazionale, non fossile.

Quali sono le maggiori sfide nella produzione di biogas?
La prima sfida è garantire l’accesso alle materie prime. Questo è particolarmente semplice per gli impianti di chiarificazione urbani e per le aziende lattiere rurali che dispongono di letame/rifiuti propri. La seconda sfida è rendere redditizia la vendita di entrambi i prodotti, biogas e concimi ecologici. Anche in questo caso l’ideale è avere impianti nelle zone rurali. Infatti, questi lavorano il letame nello stesso posto in cui hanno anche bisogno di molto concime e carburante. Lo stesso vale per la città: i rifiuti organici dei ristoranti e delle case, così come le acque reflue, sono già disponibili a livello locale. Con un numero ridotto di stazioni di rifornimento, è possibile fornire grandi quantità di carburante ad autobus, taxi e camion. In entrambi i casi, il biogas è un «no-brainer», ovvero una strada facilmente percorribile che tutti i Paesi e tutte le città del mondo dovrebbero considerare.

Biogas-Akademie Schweden
Il mix di gas nelle stazioni di servizio svedesi è lo stesso ovunque: il 94% del GNC delle pompe di gas svedesi è costituito da biogas o da GNC rinnovabile.

È possibile selezionare e aumentare la percentuale di biogas al distributore?
No. Diversamente da quanto accade nella maggior parte degli altri Paesi, le stazioni di rifornimento svedesi non sono collegate alla rete del gas. Tutti i distributori esistenti vendono una miscela che, nel contenuto di biogas, può variare tra il 50 e il 100%. Nel 2019 tale quota si è attestata su una media pari al 94%, rendendo la Svezia il leader mondiale in questo settore. Quindi non è attualmente possibile decidere se fare il pieno 100% di CNG o di biogas. La miscela di gas è soltanto una e ha un unico prezzo.

Qual è la differenza di prezzo tra CNG/biogas, benzina e diesel in Svezia?
In Svezia, il gas è attualmente dal 15 al 20% più conveniente della benzina e del diesel.

La Svezia ha inverni lunghi e freddi, ma i veicoli CNG di solito non hanno la trazione 4×4. È un problema?
No, non proprio. La maggior parte delle auto in Svezia viene venduta al sud, dove vive gran parte della popolazione. (Ride) E purtroppo anche lì gli inverni non sono più lunghi e freddi.

In Svezia, in base a quanto proposto dall’attuale governo guidato da Stefan Löfven, dopo il 2030 non verrà venduto alcun nuovo veicolo con motore a combustione. Cosa significa questo per i veicoli a biogas?
Secondo me, non significa nulla. Con l’aiuto di Al Gore, Greta Thunberg e altri, i politici e gli uomini d’affari di tutto il mondo stanno iniziando soltanto ora a considerare le misure da prendere e a riflettere su quali siano le decisioni più responsabili ed efficienti. Come me prima del 2007, Stefan Löfven non ha mai avuto l’opportunità di informarsi sui problemi che potrebbero essere risolti con i veicoli a biogas e CNG. Per questo molti politici adattano le loro dichiarazioni alle informazioni che ricevono dai media. Dal mio canto, in qualità di chirurgo esperto, dedico due giorni della mia settimana lavorativa ai temi dell’ambiente e del biogas per ridurre la mancanza di conoscenza. Infatti, è soltanto attraverso una conoscenza più approfondita del contesto che potremo riflettere meglio sul futuro. La tecnologia del biogas gioca un ruolo fondamentale nel sistema energetico di qualsiasi città, regione e Paese intelligente del mondo. E questo è ciò che dobbiamo far capire ai nostri rappresentanti in campo sia economico che politico. (jas, 6 marzo 2020)

Biogas Akademie Schweden
La Svezia ha introdotto tasse sulle emissioni di gas a effetto serra già all’inizio degli anni ’90. (tutte le foto: Biogas Academy/Terntank)

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